Oggi ricevere la Divina Particola in bocca è ormai in “disuso” e chi lo fa viene guardato quasi come “antiquato”. Oggi siamo tutti diventati perfezionisti, al passo con i tempi, igienisti. Già perchè ricevere Gesù in bocca dalle mani del Sacerdote (che ricordiamo sull’altare rappresenta Gesù!) per molti non è igienico magari pensando dentro di sè che chissà quali germi e batteri ci siano in quelle mani!! Beh, se è così meglio starsene a casa… non vorrete mica prendere qualche malattia incurabile… Perdonate il nostro sarcasmo…

Gesù non cerca persone che appaiono o che compiono il loro dovere di cristiani andando la Domenica a Messa, Gesù cerca persone vere, autentiche, persone vive come è vivo Lui su quell’altare e che diventa cibo e bevanda per noi, per la nostra salvezza, per la vita eterna.

A questo proposito ci piace proporvi un pezzo del dialogo di Gesù con Debora proprio sulla Comunione ricevuta sulle mani. Non è una narrazione descrittiva della confidente ma è la “Voce” viva e diretta di Gesù.

Poniamo dunque alla vostra attenzione il dialogo di seguito e vi invitiamo a meditarlo alla luce della Storia odierna della Chiesa, nella figura di Benedetto XVI e della crisi spirituale dell’uomo.

Dio vi benedica tutti!

 

“Scenda la Mia Benedizione sul mondo intero! (Qui vedo la Santa Vergine che ha il mondo fra le mani e lo offre al Figlio. Vedo che il Signore benedice in modo particolare l’Italia e Roma). Figlia Mia, Io sono l’Amore profanato!”

Debora: “Signore, in senso Eucaristico?”

Gesù: “Sì, desidero parlartene. Ti parlerò della Comunione ricevuta nella mani”.

Debora: “Sono contenta. Gesù, molti sacerdoti dicono che la lingua, se è per questo, è più sporca delle mani, quindi …”

Gesù: “Quindi nella loro testa v’è più ignoranza che materia grigia!”

” … Figliola, quando Io, il Santissimo, entro in voi, tutto di voi consacro, ma non discuto su quale è di voi la parte più santa per riceverMi. Prima d’ogni cosa voglio far capire agli uomini che Io aborro i continui cambiamenti delle norme da Me stabilite. (Sancite con la benedizione Sua)

Pur se un tempo i Miei solevano ricevere le Mie Sacre Carni attraverso lo spezzare del pane, oggi non lo desidero. Quante volte Paolo, l’Apostolo, ha dovuto modificare le cose a causa dei continui sacrilegi! Egli stesso si sforzava di compiere ogni cosa con riverenza e adorazione, sapendo bene la Grandezza che la Mia Comunione donava.

Oggi l’uomo è più cagionevole ed il maligno non sa più cosa inventare per attentare a tale Sacramento.

La prima arma di cui si serve è far sembrare tutto innocente, pulito. Attenti alla sua astuzia! Non sanno più distinguere quale immensità e quale abisso! Quante profanazioni sono costretto a subire, poiché i Miei hanno permesso che Mi rubassero attraverso la Comunione sulle mani! Quante e quante volte Mi hanno sacrificato al male attraverso queste concessioni!

Satana vaglia gli uomini ed ha ben scrutato i cuori per poterli lavorare a suo piacimento al fine ultimo di eliminare l’Amore Sacramentato. Bisogna disattivare questa catena di morte!

Mi si riceva degnamente dalle mani del Mio Ministro, direttamente nella bocca con tutti gli onori che si devono e poi dateMi il giusto benvenuto nel vostro cuore. Voglio essere tra voi, ma non dimenticare che non sono uno di voi. Io sono il Dio incarnato e non un uomo che si è divinizzato. Rammentate che tanti dei Miei Amici hanno dato perfino la loro vita per Me, inarrivabile ed intoccabile, insondabile Eucaristia.

È inevitabile che il nemico, così (voi) facendo (mancando di rispetto all’Eucaristia), non perda tutte le sue battaglie contro di Me. Ma ancora il tempo (la società attuale) e gli stessi Miei vi diranno: “Tutto questo non è importante!”. E dovrò subire ancora profanazione.

Io cercherò così più consolatori. Ci sono i modi per fermare la Bestia ed Io, il Cuore Sacro, vi concedo di sondarli ed usarli per la Mia Gloria che a breve si estenderà da un confine all’altro della terra. Tu, almeno tu, dolcezza Mia, fa’ quello che ti dico.

Continuerò ancora su questo tema considerando che ancora v’è qualcuno che fra voi vive! Ascolta e metti in pratica!”

(Gesù, 27 novembre 1995)

(Cfr. “Sapienza Rivelata del Dio Vivente” Vol.3)

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