“Parlate ai Miei Sacerdoti di come la Madre brama ardentemente che ovunque si accendano Focolari di Riparazione Eucaristica…” 

Spesso meditando i Messaggi della Mamma celeste l’anima si è scontrata con questo appello. Il cuore non ha potuto fare a meno di accoglierlo e adempiere a questa richiesta d’amore. Nel profondo del suo essere l’anima comprende una certa “urgenza” di riparare il male che oggi dilaga. Sa che ogni suo gesto è piccolo in confronto al resto ma si fida di quelle parole e cerca di andare avanti tra mille difficoltà.

Il vento intorno a sè infuria e percepisce tutto il “rumore” di questi tempi perchè è a questo che è stata preparata dolcemente negli anni: a vivere la chiamata proprio in questi tempi…. A volte si scoraggia ma prontamente la Mamma la rinfranca; l’anima cade, si sente stanca e sfiancata da una forza più grande, ma mai vinta e distrutta…

Così con quella forza che le rimane, intessuta e scavata dolcemente in fondo al cuore sin dalla più giovane età, si reca dal suo sacerdote per chiedergli di adempiere a queste parole della Mamma. Non è la prima volta che si presenta da lui a fare la medesima richiesta ma ritorna perchè le è stato chiesto di “ripassare più tardi” “più in là” perchè sembra quasi che al momento non si trovi un posto per… GESU’!

“Non è necessaria l’esposizione del SS Sacramento per stare con Gesù” le viene ribadito. Certamente, ma la Mamma ha detto di fare così…

Allora l’anima se ne torna a casa perchè per l’ennesima volta è stata rimandata chiedendole di “ripassare più tardi…”.

Mille interrogativi si accrescono nella sua mente: “Ma che ci vuole per fare un momento di adorazione?”, “Se Gesù Eucaristia è il Centro della Chiesa perchè non Gli si dà la priorità?”, “Cosa c’è di tanto complicato in tutto questo?”

Con questi interrogativi l’anima vive ed offre nelle sue giornate piccoli sacrifici e rinunce perchè ciò avvenga presto. Perchè la cosa più importante è che si realizzino le parole della Mamma. L’anima sa che quel poco che riesce a dare ogni giorno è prezioso agli occhi di Dio ed è ancor più gradito se offerto nella sofferenza perchè quei piccoli sacrifici saranno trasformati in grazia per coloro per i quali si offrono.

Quest’anima vuole però molto bene al suo sacerdote e si sacrifica volentieri per lui perchè comprende bene che le sue parole non sono frutto di “non amore” verso Gesù ma di un momento in cui neanche lui si crede di essere intrappolato in un mare di scartoffie e organizzazioni varie che tolgono luce alla Vera Luce.

Così prega e offre per lui perchè possa presto rispondere all’appello della più tenera delle Madri….

“Provare per credere” si diceva una volta ma aggiungerei anche “credere e provare”. CREDERE per PROVARE poi la vera gioia!

Che bellezza sarà quel giorno! Ricco di dolcezza e pace! Una sorta di “ansia dell’attesa” invade il cuore ma per il momento occorre solo lavorare e riparare in ogni modo perchè si attuino “Cieli nuovi e terra nuova!”…

Io ti prometto che porrò la Mia pace tra gli abitanti del mondo se un gran numero di anime-ostie riparatrici si porrà in stato di completo abbandono al Mio Volere. Io bilancerò il disequilibrio provocato dai folli, controbilancerò con le donazioni di queste anime.

(Gesù a Debora, 10.3.1999)

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